Le pellicole sono ormai introvabili, care come il fuoco e la loro produzione non è più costante. Questo scenario trasforma ogni volta la creazione del tuo cliché in una roulette russa.

Analizziamo le problematiche legate all’uso delle vecchie fotounità e quali sono le possibili soluzioni.

Con l’avanzamento del digitale, la tecnologia analogica è diventata sempre più complicata. Le vecchie fotounità sono destinate a essere soppiantate ed è solo una questione di tempo. 

Come già avvenuto per il mangianastri, il telex e la televisione in bianco e nero, le pellicole generate dalle fotounità con cui i responsabili pre-stampa hanno sempre lavorato stanno per scomparire.

LE PROBLEMATICHE LEGATE ALLE PELLICOLE DELLA FOTOUNITA’

Le pellicole che garantiscono un perfetto vuoto con il fotopolimero e raggiungono una densità del nero superiore a 4.0 sono ormai una rarità e questa situazione è destinata a peggiorare.

Chi ha una produzione di polimeri analogici tipografici, flexo, cliché in magnesio oppure una piccola produzione di clichés flessografici ed ha sempre lavorato con le vecchie fotounità ha dovuto affrontare diverse difficoltà tra cui:

– L’aumento del prezzo delle pellicole

Con la chiusura delle principali produzioni di pellicole e la diminuzione della disponibilità sul mercato, i prezzi agli utilizzatori finali sono lievitati senza controllo.

– Mancanza di uniformità delle partite di pellicole

La riduzione del mercato ha costretto i produttori a risparmiare talvolta a scapito della qualità delle materie prime. Questo è uno dei motivi per cui si registrano partite difettose. Chi si trova a lavorare con pellicole scadenti è costretto a continui rifacimenti dei clichés e sprechi di materiale.

– Costi di smaltimento dei chimici della fotounità alle stelle

Negli ultimi anni, si è registrato un aumento dei costi di smaltimento dei chimici utilizzati per la fotounità portando gli utilizzatori a cercare di “risparmiare” sul cambio regolare dei chimici causando talvolta problematiche sulla qualità delle pellicole.

– Costi di gestione e mancanza di ricambi per le fotounità

Oltre agli elevati costi di manutenzione ordinaria, i proprietari delle vecchie fotounità hanno anche il grande problema delle emergenze last minute: i ricambi delle macchine sono introvabili e cari come il fuoco.

Questo scenario si ripercuote su tutta la filiera: dai proprietari delle vecchie fotounità ai responsabili del reparto cliché che utilizzano queste pellicole ed è necessaria una riflessione sulle soluzioni alternative più moderne ed efficienti.

Che si producano internamente o tramite service,  la situazione sta diventando insostenibile, con un timer che sta già scorrendo. 

Per questo è fondamentale affrontare la realtà e scegliere la soluzione giusta che possa sostituire un sistema ormai obsoleto.

QUALI SONO LE SOLUZIONI ALTERNATIVE ALLE PELLICOLE DELLA FOTOUNITA’ ?

Per chi ha una piccola produzione di clichés principalmente con tratti e caratteri molto fini, può optare per le soluzioni BLACK MAT. Si tratta di stampanti modificate con speciali toner che permettono la creazione di pellicole ideali per produzione di clichés.

Il vantaggio di questo sistema è senz’altro la praticità e semplicità nell’uso, la mancanza di chimici da smaltire (toner a parte!) e il costo ridotto. Per maggiori dettagli, clicca qui

Per chi invece ha necessità di qualità perché produce clichés con retini, sfumature, la scelta giusta è un impianto CTP che con una risoluzione 4000 DPI permette di creare cliché predisposti HD. Per maggiori dettagli, clicca qui

Se vuoi produrre internamente clichés digitali, tipografici e flessografici,

Se vuoi anche produrre pellicole ideali anche per telai serigrafici,

Se cerchi una soluzione semplice all’uso, anche nella manutenzione,

Se non vuoi vincoli con costosi contratti di manutenzione,

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