Cliché duri e difficili da montare? Scopri come usare le tue lastre più volte

Cliché duri anche se non hanno mai stampato? 
Lastre difficili da montare perché troppo rigide?
 Clichés che si screpolano nelle ristampe?
Polimeri che nelle ristampe
hanno un rilascio diverso rispetto al primo utilizzo?

Scopri come usare più volte i tuoi clichés
sempre con
la stessa qualità

Non riuscire ad utilizzare lo stesso cliché nelle ristampe è un problema enorme: oltre a causare  sprechi di materiale, è una grande perdita tempo per l’operatore che non può usare lo stesso set pronto ma deve rifare le lastre all’ultimo minuto.

Per ottenere ottimi risultati non servono grandi investimenti o particolari energie, basta usare alcuni semplici accorgimenti che ti permetteranno di risparmiare tempo e denaro.

Minimo sforzo, massimo della resa!

Passo # 1.
Assicurati di utilizzare il detergente giusto.

Molti pensano che solventi puri e prodotti che asciugano velocemente siano una manna dal cielo, perché consentono di lavare le lastre in poco tempo, ma il mio consiglio spassionato è di stare alla larga da questi prodotti. 

Lo so, sei sempre di corsa e di cose da fare ne hai fin sopra i capelli. Almeno dove si può risparmiare tempo, mi dirai, sarebbe un peccato mortale non farlo! Però credimi, in questo caso per risparmiare un po’ di tempo ti tocca pagare un prezzo molto alto: il danneggiamento delle lastre. 

I solventi puri e i prodotti che asciugano velocemente seccano la lastra, accorciandone drasticamente la durata nel tempo. Se usi il detergente giusto, manterrai invece inalterate tutte le proprietà delle lastre, che rimarranno performanti anche per tutte le successive ristampe che vorrai fare.

Ma c’è di più. 

Il detergente giusto pulisce la lastra senza che tu debba darci dentro di gomito come una lavandaia d’altri tempi. In altre parole? 

Niente sfregamento, niente danneggiamento meccanico dei retini. Non importa se i tuoi inchiostri sono particolarmente tenaci. Esiste il detergente specifico anche per i tuoi inchiostri.

Forse ora ti stai chiedendo come si riconosce questo fantomatico “detergente giusto”. 

Ti do qualche indizio: un buon detergente privo di solventi normalmente non ha alcun odore fastidioso e non presenta particolari segnali di rischio. 

In secondo luogo, può essere utilizzato sia nella macchina di lavaggio sia per la pulizia manuale. 

Per aiutarti ulteriormente ad orientarti tra i vari prodotti di pulizia, controlla la tolleranza ai solventi dei cliché che stai utilizzando dove potrai vedere le concentrazioni massime e quelle consigliate (come percentuale del peso) per i vari tipi di solventi di pulizia.

Passo #2
Mai lasciare la lastra bagnata.


Tutte le lastre che si sviluppano ad acqua in fase di archivio possono danneggiarsi se rimangono bagnate. Quindi sia che pulisci le lastre a mano dopo la stampa, sia che usi una lavacliché, per assicurarti di conservarle al meglio non devi fare altro che accertarti che siano veramente asciutte prima di riporle in archivio. Anche se hai una macchina lavacliché, non dare nulla per scontato. Vedrai che questo banale accorgimento ti permetterà di ottenere dalle tue lastre risultati ancora più sorprendenti. 

Passo #3
Proteggi il tuo cliché dall’umidità e dai raggi UV. 


All’epoca della mia “gavetta” – mi è rimasta impressa una formula che il mio responsabile tutt’altro che tenero mi ripeteva sempre: le lastre non sono i geranei del tuo balcone. Per trattarle bene la regola d’oro per l’archivio è “poca acqua, e NIENTE LUCE”.

Una volta che hai finito di pulirla, riponi la lastra in un sacchettino [se è NERO ancora meglio!] o in una cartelletta di plastica e fai in modo che i cliché restino al riparo dai raggi UV.

 Questo perché la luce può cuocere la lastra, perciò fai conto che le tue lastre siano animali notturni e vedrai che daranno sempre il meglio di sé.

Ho tenuto per il gran finale un TRUCCO per te che magari ti sei ritrovato clichè imbarcati e secchi che non sembrano più idonei alla stampa.

Sai che puoi ancora tentare di  “resuscitarli”?

E’ molto semplice: puoi provare a rimetterli nell’impianto di processo dei fotopolimeri e fargli fare un giro di lavaggio. Se funziona, vedrai che il cliché si pulirà per bene e risulterà tonico, di nuovo pronto per la stampa.

Come ti dicevo, si tratta di accorgimenti davvero molto semplici e intuitivi che puoi cominciare sin d’ora a mettere in pratica. E sono sicuro che noterai subito la differenza.

Richiedi subito un campione gratuito
del detergente giusto per la lastra che stai utilizzando.

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